Carnevale di Putignano

Febbraio sta diventando insopportabile con il freddo che anche quest’anno non ha risparmiato la Valle d’Itria.

Non amo particolarmente questo mese se non per le giornate che iniziano ad allungarsi e per il Carnevale.

Una festa che ho cominciato a riconsiderare da poco e in particolare dopo che lo scorso anno, grazie ad una mia cara amica, ho partecipato a una delle sfilate del Carnevale di Putignano.

Ed è proprio per questo evento che a mio avviso dovreste programmare un weekend in Puglia a febbraio.

Innanzitutto dovete sapere che il Carnevale di Putignano è: UDITE! UDITE! il più antico di Europa. Proprio così. In barba al Carnevale di Venezia o di Viareggio. Questa del 2019 infatti è la sua 625 edizione. La sua storia è antichissima e le origini risalgono al 1394 (maggiori informazioni le trovate sul sito ufficiale).

Farinella è la sua maschera tradizionale e ufficiale e la vedete al centro in questa foto di gruppo.

Farinella
Il suo nome è preso in prestito dal piatto simbolo della cucina putignanese: una farina finissima, ricavata da ceci e orzo prima abbrustoliti poi ridotti in polvere dentro piccoli mortai di pietra; un alimento, in passato immancabile sulle tavole contadine, semplice e gustoso che vi consiglio vivamente di provare.

Ma veniamo alla carta pesta. La vera regina del carnevale di putignano.

Dovete infatti sapere che la creazione e costruzione dei carri è fatta da maestri cartapestai bravissimi che tramandano la loro antica arte di generazione in generazione.

Tutto inizia circa quattro mesi prima della manifestazione, quando ogni cartapestaio presenta alla Fondazione del Carnevale di Putignano un bozzetto del carro e una scheda tecnica che ne descrive i movimenti.

Si procede creando delle sculture in argilla, quindi si passa alla realizzazione di un calco in gesso, una sorta di negativo che riproduce fedelmente la forma di argilla; una colata di gesso caldo viene versata sul modello dopodichè, una volta raffreddata, si procede staccando il calco. A questo punto ecco entrare finalmente in scena la cartapesta.
La carta utilizzata è quella dei quotidiani che viene imbevuta con colla ottenuta da acqua e farina.

Questo è tutto quello che più o meno ho appreso sul Carnevale più antico di Europa. Su come nascono i carri non saprei descrivervi maggiori dettagli ma posso garantire di aver provato un’emozione pazzesca entrando negli hangar del carnevale e in particolare nel capannone dove nasceva il carro che vedete qui in foto e che ha anche vinto tra l’altro l’edizione dello scorso anno. Avete presente lo stupore di una bambina davanti a qualcosa di incredibilmente gigante? Ecco, trattasi di questo.

Carro di carnevale

I carri sono creature fantastiche che raccontano con sarcasmo e ironia il tempo attuale. Giganti buoni che si muovono grazie all’ingegno e alla creatività dei maestri cartapestai e che sono capaci di strappare sorrisi e coinvolgere nella festa bambini e adulti.

Ma quello che non dovete assolutamente perdervi dopo la sfilata e la festa che continua nel centro storico, dove vecchi locali generalmente chiusi (chiamati jos’r) vengono agghindati per le feste ed è possibile entrarci per partecipare a balli in maschera.

Carri di carnevale a Putignano

Ma devo essere sincera con voi. Non posso omettere una sola contro indicazione se verrete: troverete coriandoli sparsi nelle vostre tasche, calzini, in macchina e in casa almeno fino a maggio.

Carri di carnevale di Putignano

Allora, venite o no a far festa in Puglia? Consultate il programma intero delle sfilate e degli eventi e organizzate il vostro weekend a Putignano e dintorni. Noi in questo periodo dell’anno non siamo ancora aperti ma ci sono tantissime strutture pronte ad accogliervi.

PS: Forse vi interessa anche sapere che il Carnevale di Putignano il 24 novembre 2018 è risultato terzo nella graduatoria dei “Carnevali Storici” stilata dal Mibac ed è diventato quindi un bene culturale da tutelare.

 

 

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