Gestire un bed and breakfast è un modo per viaggiare senza partire.

Sì perché ci sono i viaggi legati alle vacanze e poi ci sono i viaggi che faccio quando accolgo i miei ospiti. Con i loro racconti e una lingua diversa è come se mi proiettassero nelle loro terre di provenienza e per me questi momenti di condivisione sono in qualche modo una forma di viaggio.

Questo è uno dei motivi per i quali gestire Pietraviva è diventata un’attività irrinunciabile.

Un altro motivo è che i miei amici sanno che possono in qualsiasi momento prendere il telefono o scrivermi e chiedermi “vengo a trovarti, c’è posto per me?”.

In questi casi, il B&B diventa il luogo attraverso il quale rivedere anche persone che mai avrei pensato di riabbracciare e viaggiare con loro. Così è stato con Marjorie, una cara amica conosciuta in quel pezzetto di vita trascorsa a Sidney. Purtroppo il suo soggiorno qui è durato solo 48 ore, per cui ho dovuto organizzare un itinerario ideale per farle scoprire quante più cose possibili. Due giorni sono decisamente pochi per godere di tutte le bellezze della Valle d’Itria, ma sono sufficienti per innamorarsi di questa terra e prometterle di tornare.

Vi traccio il nostro tour. Potrebbe essere un itinerario utile da seguire se volete trascorrere un weekend a Cisternino e nella Valle d’Itria.

Marjorie è arrivata in mattinata in stazione a Bari, sono andata a prenderla e come prima tappa l’ho portata a visitare Polignano a Mare. Non potevo farle perdere l’occasione di fotografare la scogliera più suggestiva e poetica di Puglia.

Quasi ora di pranzo e a Polignano fame fa rima con Pescaria. Posto consigliatissimo per un pranzo take away sfizioso e al profumo di mare. Tuttavia, essendo tra i locali più frequentati, vi consiglio vivamente di non andarci quando non ragionate già più per la fame, perché potreste restare delusi dai lunghi tempi di attesa. Evitate quindi le ore di punta.

Polignano per me fa rima anche con Peppino Campanella. Dopo il pranzo infatti, ho portato Marjorie a visitare il suo laboratorio, luogo dove immergere i sensi in una dimensione galleggiante. L’arte qui ha forme trasparenti e prende i colori del mare trasformandoli in cristalli di luce. Da non perdere! More info.

Riprendiamo la strada direzione Alberobello, la prossima tappa è infatti la città dei trulli e patrimonio dell’Unesco. Arrivati in paese il mio consiglio è di fare una passeggiata veloce nel rione monti e dedicare più tempo al rione aia piccola decisamente più autentico e suggestivo. Caratterizzato da numerosi corti e abitato ancora da gente del posto.

Sono le 19, torniamo a casa e accolgo Marjorie a @BBPietraviva. Relax.

La serata la trascorriamo a Cisternino. Cena in uno dei miei posti del cuore, @Micro, un piccolissimo bistrot vegano nel centro storico. Il mio angolo d’Europa come amo definirlo, perché quando sono qui mi sembra di essere da tutt’altra parte e che vi consiglio di provare anche se non siete vegetariani. Dopo cena ci incamminiamo tra i vicoli e le viuzze del centro storico, passeggiando tra i cinque rioni che lo compongono: l’Isule, Scheledde, U Pandene, Bbere Vecchje e Bburje.

Programma del secondo giorno. Iniziamo con una visita di Locorotondo, passeggiando tra i suoi romantici vicoli in fiore, le cummerse e le botteghe d’arte e di artigianato.

Per pranzo poi scendiamo verso il mare. Oggi rigorosamente pesce, ma non take away, questa volta ci prendiamo tutto il tempo necessario per gustare le prelibatezze cucinate da Marta, la cuoca della Taverna di Umberto, un ristorantino a conduzione familiare situato di fronte al porticciolo di Savelletri.

Dopo pranzo voglio far visitare a Marjorie una masseria e tra le tante scelgo di portarla da Alessandro proprietario della Masseria Maccarone, tra le più belle di Fasano. Si trova nei pressi della stazione ferroviaria ed è una masseria del 1600 con una bellissima chiesetta e grotta ipogea visitabili, l’aranceto e un frantoio dove Alessandro con la sua famiglia produce olio di altissima qualità, acquistabile. Tutte le info qui.

Lasciamo Alessandro e ci avviamo direzione Ostuni seguendo la litoranea che da Savelletri passa per Torre Canne, così guidando ci godiamo anche un po’ il mare!

A Ostuni passeggiamo per qualche ora tra i sali e scendi del paese vecchio ma al tramonto riprendiamo la macchina perché ho una promessa da mantenere.

Prima che arrivasse Marjorie infatti, le avevo detto che l’avrei portata in un posto che gli avrebbe ricordato in qualche maniera lo Sri Lanka, terra dove momentaneamente vive. Questo post è il centro Bhole Baba. Impossibile non leggerle lo stupore negli occhi e sono certa che farebbe lo stesso effetto a chiunque. È difficile immaginare un posto così in Valle d’Itria, eppure esiste ed è in contrada Portarino. Un tempio induista in perfetta simbiosi tra i trulli. È un luogo magico, carico di misticismo e spiritualità, dove i concetti di luogo e tempo si dilatano e ci si sente subito avvolti dal silenzio e da una sensazione di pace che non vorresti più abbandonare.

La nostra serata questa volta finisce a casa tra chiacchiere in inglese e cistranese, vino e focaccia fatta in casa.

Terzo e ultimo giorno di Marjorie in Valle d’Itria. Partenza prevista ore 13 da Bari e la mia idea è di farle visitare anche questa bellissima città. Partiamo quindi verso le 9 e una volta a Bari le faccio da mezzo cicerone passeggiando tra il centro storico. È una tappa che vi consiglio perché Bari è la città che non ti aspetti e ogni volta sorprende anche me.

Ricapitolando: Polignano a Mare, Alberobello, Cisternino, Locorotondo, Savelletri, Ostuni e Bari in 48 ore. Cosa ne pensate come itinerario?

E voi avete qualche consiglio da dare o un programma diverso da suggerire?